Graziano accusa un malessere, slitta l'interrogatorio in assise / FOTO

Era il grande giorno di Gratien: ma al suo arrivo ha accusato un malessere. La camera di consiglio ha accolto l'eccezione, rinvio al 1° luglio

Graziano stamani in Assise

Graziano stamani in Assise

Arezzo, 24 giugno 2016 - E oggi parla lui. Anzi, doveva parlare lui. Padre Graziano si è presentato stamani davanti alla corte d'assise per l’interrogatorio forse clou del processo che lo vede accusato di aver ucciso Guerrina Piscaglia e di averne distrutto il cadavere. Ci hanno pensato a lungo gli avvocati della difesa prima di compiere questo passo.

Ma al suo arrivo ha lamentato un malessere. In pratica si è sentito male durante la notte: è arrivato lo stesso ma ha chiesto uno slittamento del suo interrogatorio. Si è riunita la camera di consiglio per valutare se accogliere o meno la richiesta. E alla fine è arrivato il segnale positivo: in un primo momento si era profilata l'ipotesi di andare avanti solo fino alle 13,davanti alla quale la difesa ha eccepito che la parte più pesante dell'interrogatorio, quella del pubblico ministero, sarebbe stata proprio in partenza. Alla fine la decisione di scivolare con questo passaggio chiave. Il rinvio è alla settimana prossima: venerdì 1° luglio.

Un copione diverso da quello che si era immaginato in partenza. Perché l'interrogatorio sembrava scivolasse altrove,  per la mancanza di due testimoni precedenti. Non si può procedere con l’esame dell’imputato se prima non si sono esauriti i testi d’accusa e delle parti civili. A meno di consenso generale di tutti gli avvocati. A sbloccare la situazione ci prova il Pm Marco Dioni: revocate l’ammissione dei due testimoni, in particolare della signora che avrebbe dovuto raccontare di una cena in cui il frate si sarebbe divorato la figlia con gli occhi. Angeletti dà il via libera, ma comunica la malattia di Padre Graziano.

E così l'interrogatorio passa al 1°luglio, che  si concentrerà sul punto più debole del racconto di Graziano, la fantomatica figura di zio Francesco, da lui descritto come il misterioso accompagnatore di Guerrina nella fuga ma la cui esistenza non risulta ad alcun riscontro. Secondo il pm dubbi non ce ne sono, zio Francesco non esiste e dunque chi ne parla lo fa con lo scopo di depistare.

Graziano poi sarà incalzato sul telefonino di Guerrina il cui possesso da parte del frate è l’indizio principe dell’inchiesta. Lui sostiene non averlo mai avuto ma le celle telefoniche direbbero altrimenti: e cioè che il cellulare segue sempre le tracce del frate. Ma qualche colpo di scena è sempre possibile.