Carnevale di Foiano, trionfo dei Rustici: fanno il vuoto, mai un distacco simile

Su cinque giurati quattro ne hanno indicato la vittoria. Secondi gli Azzurri e terzo Bombolo / LA FESTA FINALE IN MASCHERA (TAVANTI)

Gran finale del Carnevale a Foiano

Gran finale del Carnevale a Foiano

Arezzo, 1° marzo 2015 - Non hanno vinto: hanno dilagato. Asfaltando gli avversari sotto un verdetto pesantissimo. I Rustici, da sempre dominatori del Carnevale di Foiano, hanno vinto con 24 punti conrtro i 14 degli Azzurri, i 12 di Bombolo e i 7 dei Nottambuli. Nell'albo d'oro a questo punto sono primi con 24 trofei: il più vicino è Bombolo con tredici successi. All'annuncio è iniziato il carosello bianco e azzurro tra i vicoli e le strade del centro, piene di una grande folla. Una folla che dal pomeriggio si era concentrata nella piazza centrale. In un vortice che poi è la cifra della festa finale. La sfilata dei carri,certo. Quella delle mascherate, ispirate al motivo centrale del carro ma non solo. E poi la battaglia dei coriandoli. E la lettura del Testamento, l'anima goliardica di un paese che non a caso si lega anema e core al carnevale.

Un testamento che Re Giocondo consegna, tramite lo scritto di Fabio Tiezzi, letto da Roberto Reali. Una summa di un anno di vita. Si parla di guerre, del pericolo Isis, ma anche il ricordo dello scomparso Vinicio Giugnoli.

E i “lasciti” a una serie di concittadini. Un marito che per sbaglio lascia la moglie chiusa in casa per tutto il giorno; un volontario della Pubblica Assistenza che va a prendere un malato all’Ospedale della Fratta invece che al S. Donato di Arezzo; Un padre voleva lavare i denti al figlioletto, ma invece del dentifricio ha usato un gel per capelli; Va al mare per un gita in bici, ma lascia le ruote a casa; Signora mette bambole e pupazzi nell’asciugatrice anziché in lavatrice. 

Il Carnevale del sorriso apre la strada a quello del verdetto. Fino alla proclamazione. Travolgente. Con i Rustici che dopo un paio di anni di astinenza tornano sul tetto del Carnevale: quattro giurati su cinque lo proclamano vincitore, fa il vuoto, come nell'albo d'oro, dove doppia in pratica tutti i rivali. Lascia solo una briccica: il gran premio della mascherata, che va agli Azzurri. E poi si lancia nella notte più grande dell'anno.