Carlo Toni rompe il silenzio: "E' ora di dire la verità"

Il sindaco di Poppi si dice seriamente preoccupato per il destino del punto nascita dell'ospedale di Bibbiena

Sindaco Carlo Toni

Sindaco Carlo Toni

Stia, 2 Luglio 2015 - Il sindaco di Poppi, Carlo Toni, rompe il silenzio e si dice seriamente preoccupato per il futuro del punto nascita dell’ospedale del Casentino, ma anche per il destino dell’intera struttura. In seguito alla conferenza socio sanitaria dei sindaci casentinesi il rischio di chiusura per il reparto di maternità di Bibbiena sembra essere scongiurato, almeno a parole. La dottoressa responsabile Carla Magni, giunta al momento del suo pensionamento, è già stata sostituita ma restano altri dati preoccupanti che secondo il primo cittadino di Poppi fanno pensare ad un problema tutt’altro che risolto.

“Il diritto alla salute non può dipendere da ragioni economiche e politiche – ha affermato Toni - la regione Toscana deve svolgere le sue funzioni ed intervenire al più presto per garantire e difendere un diritto sacrosanto per tutti – ha continuato il sindaco di Poppi – vorrei inoltre che venisse fatta chiarezza e raccontata finalmente la verità, perché i cittadini hanno diritto di sapere come stanno davvero le cose senza che vengano date loro delle garanzie che sono al momento inesistenti”. A settembre i sindaci casentinesi si riuniranno di nuovo ma sembra ormai nell’aria che il destino del punto nascita sia segnato, ed è questa la paura più grande di tutti i casentinesi che si vedrebbero in tal caso costretti a percorrere chilometri prima di raggiungere il reparto di maternità più vicino. “Il tempo è galantuomo, vedremo se i miei timori risulteranno infondati o se le mie preoccupazioni si riveleranno giustificate ” – ha concluso Toni. Sui social network intanto si rincorrono appelli, commenti e dichiarazioni che espimono amarezza e delusione per la probabile chiusura di un reparto che ha sempre funzionato bene, meritandosi riconoscimenti nazionali, come il doppio bollino rosa nel 2013, assegnato al punto nascita di Bibbiena dall'osservatorio nazionale sulla salute della donna. Ai cittadini quindi non resta altro che sperare e appellarsi a chi ha il potere di cambiare il futuro non soltanto di un reparto ma di un'intera vallata.