Precipita con il parapendio ma si salva. "Ha avuto abilità e sangue freddo": il racconto dell'amico che era in volo con lui.Trasferito con il Pegaso a Firenze

E' accaduta a Puilicciano, nel comune di Castelfranco. L'appassionato è un trentenne di Loro Ciuffenna. Il testimone parla di un "atterraggio pesante". Ecco i dettagli dell'incidente

Paolo Zanoboni, il testimone oculare dell'incidente

Paolo Zanoboni, il testimone oculare dell'incidente

Arezzo, 18 agosto 2014 - E' atterrato malamente con il parapendio. Una vera e propria caduta dall'altezza di sei metri: pochi, per fortuna, per ucciderlo. E' l'avventura di un trentenne di Loro Ciuffenna, che ha spiccato il volo nella zona di Pulicciano, nel comune di Castelfranco di Sopra. E’ accaduto ieri mattina, poco dopo mezzogiorno, nelle vicinanze di Pulicciano, frazione del comune unico Castelfranco di Sopra – Piandiscò. Il parapendista faceva parte di una minipattuglia di tre appassionati, associati agli « Uccellacci del Pratomagno » . Un club che abbraccia i due versanti della vallata e conta 35 iscritti. Di buon mattino si erano dati appuntamento alla piattaforma di lancio di Poggio Montrago, 1260 metri di altezza, una delle cime del massiccio che separa la valle dal Casentino. Ideali le condizioni per librarsi nell’aria, compresa la direzione del vento che, per la conformazione orografica della zona, non deve soffiare da Ovest. Di solito, se Eolo è favorevole, si possono raggiungere persino i 3000 metri sul livello del mare e coprire distanze fino a 150 chilometri. Un trio di piloti provetti, tra cui il presidente dell’associazione Paolo Zanoboni. « Ogni nostra escursione – racconta - è curata nei minimi dettagli. Stavolta  è accaduto un intoppo che il mio compagno, esperto e con il brevetto in tasca da diversi anni, ha saputo gestire con calma e limitando i danni. E' stato un atterraggio ‘pesante’, avvicinandosi più basso del dovuto all’area di approdo, situata a 770 metri in località Praticino » . In ogni caso l’impatto è stato violento e il lorese si è fratturato alcune costole e un braccio, oltre a procurarsi contusioni ed ecchimosi. Non è in pericolo di vita e, anzi, è stato lui stesso a chiamare aiuto con il cellulare. Sul posto per recuperarlo sono saliti i sanitari della Misericordia di Piandiscò in servizio 118 che hanno fatto intervenire l’elisoccorso Pegaso, che lo ha portato fino a Careggi.