Arezzo 27 febbraio 2015 - Da scuola vengono "cacciati", anzi sospesi ma per periodi lunghi, sullo stile di qualche anno fa. Ma in quei giorni diventano un esempio di generosità: perché invece che tra i banchi passano il loro tempo alla Caritas e con il volontariato. Trasformare la sospensione punitiva dalle lezioni scolastiche in attività di volontariato e impegno in lavori socialmente utili. Una 'lezione' che arriva proprio dalla scuola, in stile prettamente americano, così almeno si vede nei film.
L’Itis di Arezzo ha firmato da qualche anno una convenzione con Caritas e Associazione italiana persone down e, d’accordo con la famiglia, gli studenti passano lì , invece che a casa o in giro , i giorni di assenza forzata dalle lezioni. Idea che quest’anno è stata colta anche da Ragioneria.
"P unizioni" che toccano» agli studenti che trasgrediscono le regole in maniera grave, e per qu e sto vengono sospesi per più di 10 giorni . «Pensiamo sia utile per gli studenti, è un modo per riflettere sulle problematiche di chi sta peggio di noi. E perchè no anche per educarli al volontariato» , s p iega il preside dell’Itis Emanuela Caroti.
I ragazzi destinati ai servizi sociali sono quelli al centro di casi di bullismo, che alzano le mani. Il prossimo è uno studente che è stato sospeso e sconterà la sospensione alla Caritas dalla prossima settimana, sarà accompagnato da un Ititutor della scuola che valuterà, insieme a quello della Caritas, i compiti da affidar gli .
Ga.P.