Bufera pendolari, carrozze a 40 gradi e condizionatori in tilt. Trenitalia conferma problemi sul 15% dei convogli

Nuova protesta,c'è chi invita allo sciopero degli abbonamenti. Appello alla Regione perché potenzi i controlli ai treni in partenza

Mattinata difficile per i pendolari della Milano-Brescia

Mattinata difficile per i pendolari della Milano-Brescia

Arezzo, 7 luglio 2015 - E' stata una settimana di fuoco per i pendolari del Valdarno, con treni bollenti, senza aria condizionata, in ritardo, e i pendolari son indignati con la Regione e soprattutto con Trenitalia dopo alcune dichiarazioni a livello nazionale.

«Vengano sui treni nel Valdarno - invita Maurizio Da Re, portavoce del 'Comitato Pendolari Valdarno Direttissima' - vengano a dire ai pendolari quello che dichiarano alla stampa, del grande impegno di Trenitalia, della task force di pronto intervento sui guasti ai climatizzatori, e vedrà cosa gli rispondono».

Le rassicurazioni di Trenitalia sull'aria condizionata a bordo dei treni della Toscana non troverebbero gran alcun riscontro sui treni del Valdarno e basta leggere i commenti dei pendolari nei giorni scorsi sulla pagina facebook del comitato: "Viaggi da urlo, da collasso, trenta minuti da vergogna, temperature allucinanti, aria irrespirabile, finestrini bloccati, prima o poi qualcuno si sente male, non ne possiamo più, blocchiamo i treni, facciamo lo sciopero dell'abbonamento".

C'è anche il pendolare che lancia ironicamente l'appello 'estremo': "aiuto, qui sono 50 gradi, sto per morire, vi saluto tutti!". Ieri il dirigente di Trenitalia ha anche dichiarato che solo il 15% dei treni ha avuto grossi problemi con l'aria condizionata e che non c'è mai un intero convoglio mal funzionante. In ogni caso è la conferma che quasi un treno su cinque è in panne con la temperatura interna, un dato tutt'altro che rassicurante.

«E' evidente che sono soprattutto i treni del pomeriggio, più affollati e col caldo, che possono avere grossi problemi per l'aria condizionata - accusa Da Re - e spesso su otto carrozze dei treni se ne salvano una o due per i climatizzatori funzionanti, l'esatto contrario di quello che dice Trenitalia...e poi magari quel 15% di treni con problemi grossi - aggiunge ironicamente Da Re - sono tutti del Valdarno?». Spesso accade che alla partenza da S.M.Novella gli impianti di condizionamento funzionino e poco dopo cessano col treno in corsa o forse si spengono, si sostiene dal Comitato pendolari.

«Se anche gli ispettori regionali controllassero i treni alla partenza - continua il portavoce valdarnese Da Re - avrebbero una impressione sbagliata del funzionamento dell'aria condizionata, ma, a dire il vero, chi l'ha visti gli ispettori regionali a controllare i treni critici del pomeriggio?. La Regione continua a sostenere che con treni nuovi, sui quali sta investendo, i problemi si ridurranno anche per l'aria condizionata, dimenticando però che nel Valdarno non sono previsti treni nuovi per il tracciato della linea Direttissima, ma solo piccoli Jazz e qualche Vivalto per la linea Lenta.