Giovedì 25 Aprile 2024

Bracciali fa 13 sui sedici seggi: ma il boom lo ottiene nel suo quartiere. Ralli fa il botto al Giotto, Gasperini delude in città

Nell'afflusso il calo supera il 37% rispetto alle primarie di Renzi di un anno fa. La mappa del voto sezione per sezione

La tabella dei risultati sezione per sezione

La tabella dei risultati sezione per sezione

Arezzo, 22 dicembre 2014 - Vogliamo provare a scoprire i piccoli segreti di questo voto? Beh, interroghiamo il voto. Intanto andiamo sui dati certi. Bracciali ha vinto sfiorando la metà dei consensi; 2564 schede con il suo nome a fronte di 5308 voti validi. Alle sue spalle Luciano Ralli con il 30,97 e 1644 voti. Terzo Stefano Gasperini con il 20,74% e 1101 voti. Sulle sedici sezioni ben tredici hanno detto Matteo Bracciali. Due hanno puntato su Stefano Gasperini, che sono Puglia e Chiassa. Una ha detto Luciano Ralli ed è una delle sezioni giganti, quella del Giotto, lì dove si è votato forse per l'ultima volta nella sede di circoscrizione, visto che la giunta (Gasperini) la vuole vendere per migliorare la manutenzione. Bracciali fa 13. Ma come? Il risultato più alto, il 67,69%, lo ha raggiunto a Pescaiola: per pochi decimali ma sufficienti a fargli dire che è profeta in patria, anzi nel quartiere, essendo anche la zona dove il candidato a sindaco abita. E che forse spera di strappare con l'occasione la soluzione ai suoi mille problemi. Gli altri risultati oltre il 60% al Matto, a Indicatore e a Rigutino, una delle zone rigorosamente rosse del territorio, un dato che quando vince un renziano balza sempre agli occhi. Il dato più basso? Al Giotto, poco più del 30%. Il quartiere che pende tradizionalmente a destra o a centrodestra premia Luciano Ralli e non l'alfiere del renzismo, linea politica che pure è da sempre indicata come più vicina a chi sta dall'altra parte della barricata. Un dato, una curiosità di una notte di dicembre. Ralli si toglie uno sfizio non da poco: dei due sconfitti, oltre ad arrivare secondo, è l'unico ad aggiudicarsi una sezione con oltre la metà dei voti. E' sempre il Giotto dove mette a segno il 51,37%. E forse a conferma che la forbice più ampia era proprio tra il vincitore e il medico dellì'ospedale, la sua peggiore performance la mette a segno proprio a Pescaiola, il quartiere nel quale Bracciali ha fatto il vuoto. Stefano Gasperini conquista due tappe: Puglia e la Chiassa. Ma la sua sconfitta nasce e finisce in città: sotto il 20% a Fiorentina, al Giotto, a Pescaiola, poco più del 20% a Saione, benino solo a Tortaia. Difficile fare di più se nel capoluogo tanti quartieri ti voltano le spalle. Infine la variabile affluenza. Il dato finale si attesta a 5358 votanti: certo lontani, lontanissimi dagli 8315 del dicembre 2013, qualcosa come 37 punti percentuali in meno. Però è anche vero che lì c'era stato un battage micidiale a livello nazionale. Stavolta era in palio la poltrona di sindaco, quella più vicina alla gente tra le mille cariche elettive: però in mezzo tra allora e oggi c'è stata l'Emilia Romagna, con la percentuale quasi da prefisso telefionico. E che riconcilia il Pd con i suoi cinquemila e passa elettori da primarie.