Bertola: "In aiuto dei risparmiatori ma prima i decreti". Giorgianni: "Dicono no a tutto"

C'era l'amministratore delegato al confronto con le "Vittime del salva-banche". Nota dei 4 istituti, "Pronti a collaborare". Risparmiatori amareggiati: "Protesta a oltranza". Dalle sofferenze spiragli per i rimborsi anche ai soci; La bomba rudimentale davanti a una sede umbra

Roberto Bertola dopo l'incontro

Roberto Bertola dopo l'incontro

Arezzo, 8 gennaio 2016 - Oggi si sono visti. Di qua le "Vittime del decreto salvabanche" e di là i vertici della nuova Banca Etruria. Oggi alle 14,30, nella sede romana di Banca Marche. E’ lì che l’amministratore delegato Roberto Bertola e il consigliere di amministrazione Maria Pierdicchi ihanno incontrato una delegazione del comitato «Vittime del salva-banche», guidata da Letizia Giorgianni, romana trasferitasi ad Arezzo che dal decreto del 22 novembre ha perso 75 mila euro in subordinate più 25 mila investite dalla madre. 

Un incontro appena concluso. Con la soddisfazione dell'istituto e l'amarezza nera dei risparmiatori. Le prime dichiarazioni sono dello stesso Bertola.  "Sarà necessario aspettare i decreti del governo sull'arbitrato per portare avanti il dialogo tra le quattro nuove good bank e i risparmiatori penalizzati dal decreto salva-banche". Lo ha detto lproprio l'amministratore delegato della nuova Banca Etruria al termine dell'incontro con i rappresentanti degli obbligazionisti di Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti. "Aspettiamo - ha sottolineato Bertola - che il governo definisca le regole per poter collaborare con loro. Siamo propositivi, vogliamo collaborare ma non possiamo andare al di là delle regole" definite dall'esecutivo. "Crediamo - ha aggiunto l'ad - che con le nuove banche possiamo fare moltissimo per il territorio. Siamo banche solide e senza sofferenze".

Subito dopo ecco un comunicato ufficiale dai vertici delle quattro nuove banche. 

"L’incontro ha avuto luogo con l’obiettivo di avviare un dialogo e un confronto. Le Nuove Banche hanno confermato anche in questa sede un’ampia disponibilità a confrontarsi su tutte le posizioni emerse, ribadendo la priorità nel voler supportare i risparmiatori più bisognosi, nel pieno rispetto delle responsabilità di ciascun attore coinvolto e del quadro normativo vigente. L’incontro rappresenta una prima risposta e la volontà nell’operare in totale trasparenza delle Nuove Banche che promuoveranno il confronto con le associazioni dei consumatori e dei risparmiatori riconosciute all’insegna del massimo impegno al dialogo.

Maria Pierdicchi, consigliera indipendente delle 4 banche ha dichiarato: "Siamo molto soddisfatti di quest’incontro, abbiamo a cuore i risparmiatori. Risposte concrete sui criteri dei rimborsi saranno contenuti nel decreto interministeriale che il Governo dovrà emanare quanto prima con l’obiettivo comune di accelerare sulla definizione delle norme per andare incontro ai risparmiatori. Da parte nostra garantiamo la massima collaborazione”.

Ben capitalizzate e forti della loro solidità economica le Nuove Banche hanno approntato una risposta concreta fin da subito al fine di continuare a sostenere il tessuto industriale del territorio, che rappresenta uno dei principali distretti dell’economia italiana. Un impegno che ha consentito di continuare a dar lavoro a oltre 7 mila famiglie e, che grazie alla liquidità tutelata ha consentito di proseguire l’operatività erogando nelle passate cinque settimane mezzo miliardo di fidi a oltre cinquemila imprese e, istruire mutui per circa mille famiglie. In un quadro di piena collaborazione con le istituzioni è stata istituita una task force interna finalizzata a predisporre tutta la documentazione necessaria a poter arrivare alle soluzioni.

Dal canto loro i risparmiatori si dicono delusi dall'esito dell'incontro. Secondo la presidente del comitato "Vittime del salvabanche", Letizia Giorgianni: "Praticamente ci è stato detto no a ogni proposta. Al momento, l'unica soluzione che le banche prendono in considerazione è quella del fondo di soldiarietà. Ma per noi, lo abbiamo detto e lo ribadiamo, è del tutto insufficiente. Di questo passo riavremo solo le briciole. La protesta continuerà e nelle forme più decise"