Bpel, in arrivo più soldi dalle sofferenze? Spiraglio per maggiori "risarcimenti"

Era stato il sottosegretario a ipotizzare un aumento di fondi per le vittime del "salvabanche": tesoretto ormai vicino a quota due miliardi. Ecco l'ispezione che cambiò il futuro; Sofferenze: nomi eccellenti da De Benedetti a Guerrini a Carlo Schiatti

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Arezzo, 6 gennaio 2016 - Crediti deteriorati superiori alle previsioni? L’indiscrezione potrebbe rivelarsi un vantaggio per gli obbligazionisti subordinati. Dai 1515 milioni calcolati nel decreto del 22 novembre scorso sulla base di 8,5 miliardi di sofferenze fra le quattro banche in sostanziale default (con una svalutazione all’82,5%) si salirebbe infatti a 1,9miliardi. Il motivo? Incagli che nel frattempo si sarebbero appunto tradotti in sofferenze.

Se confermato crescerebbero gli introiti dall’enorme massa dei deteriorati e, una volta saldati i prestiti dell’intervento bancario di salvataggio, potrebbero creare una significativa plusvalenza con la quale dare ulteriore ristoro ai subordinatisti. Ipotesi plusvalenza è tornata di stretta attualità dopo le dichiarazioni del sottosegretario all’economia Enrico Zanetti. Zanetti aveva parlato sulla base del miliardo e mezzo iniziale, considerando l’eventualità di un incasso maggiore, anche alla luce di una svalutazione che in molti ritengono selvaggia, sottole normali transazioni di mercato.

L’innalzamento della quota di base potrebbe dare ulteriore respiro a un’ipotesi che era stata avanzata con forza anche dalle associazioni dei consumatori. Il fondo sociale di cento milioni risulta insufficiente a dare risposte a tutti coloro che hanno visto svanire i loro investimenti, pur se dovrebbe coprire in toto la fascia debole, i risparmiatori con un patrimonio fino a centomila euro che ne hanno investito metà o oltre nelle subordinate.

«Queste persone hanno la certezza del risarcimento», ha dichiarato con sicurezza il presidente della new bank Roberto Nicastro che negli ultimi giorni si è consultato, insieme agli amministratori delle quattro new bank, con i vertici di Rev spa (la bad bank) per discutere sullemodalità di passaggio di più di centomila pratiche. Per Etruria le pratiche sono circa ventitremila, con una stima di incasso di 330 milioni. Quanto alle regole del fondo sociale, entro gennaio dovrebbe essere emanato il decreto del governo. La precedenza assoluta spetterà alla fascia debole, rappresentata in Banca Etruria da 683 investitori su 1010 complessivi.