Boschi: "A scuola stop al precariato e solo concorsi per le assunzioni". Il ministro tra i bambini delle elementari di Laterina. "Politici indisciplinati? Non sono il preside"

Profeta in patria, anzi nel suo paese: la titolare dellel riforme apre l'anno lì dove ha ha fatto le medie e oggi è sede delle elementari. "Maturità? Sentiremo le proposte del ministro Giannini" / LE IMMAGINI DELLA VISITA

Maria Elena Boschi con i bambini delle elementari

Maria Elena Boschi con i bambini delle elementari

Arezzo, 15 settembre 2015 - Il suo primo giorno di scuola lo ha passato a Laterina: proprio come le è sempre successo nella vita. Maria Elena Boschi alle 8.30 in punta è spuntata dal vialetto che conosce come le sue tasche, quello della palazzina bassa nella quale ha frequentato per tre anni le medie. Oggi la stessa palazzina ospita le elementari, in attesa che vengano completati i lavori di sistemazione delle vecchie aule di via Roma, Ma per il ministro Boschi ogni angolo è un angolo di casa. "Per la scuola è il momento di ripartire". Alla prima campanella e non solo. "Nel giro di un anno dovremo chiudere il fenomeno del precariato". Poi i progetti ormai noti,. "Selezione solo attraverso concorsi una volta riportata la situazione alla normalità. Aumento di insegnanti, anche alla luce del turn over di chi dovrà andare in pensione". E gli esami di maturità dei quali parla la collega Giannini?"Per ora non sono nel programma, aspettiamo di sentire illustrate le sue idee". Nel vialetto parte l'Inno di Mameli, (a cui tra l'altro la scuola è dedicata) cantato dai bambini, che riempiono con le voci i black out della musica, con il ministro a cantare con loro. Giacca e scarpe rosse, pantaloni chiari, capelli sempre più biondi dopo il sole estivo. "Rapporto ai colleghi indisciplinati? Per fortuna non sono la preside, non sta a me prendere provvedimenti: anche se qualche collega indisciplinato c'è davvero". Consegna una copia della riforma della scuola, aspetta contributi, "tra due mesi verrò a parlarne". E tutto lascia pensare che lo farà davvero. Poi l'inanellarsi degli impegni per i prossimi mesi. "Chiederemo ai gruppi parlamentari di lavorare di più". Uno striscione di saluto all'ingresso, il mazzo di fiori. "Non vengo a ritemprarmi, sono qui solo per i bambini: poi si riparte per Roma". Con la scansione classica degli appuntamenti parlamentari. "Adesso abbiamo da affrontare i decreti, lo Sblocca Italia, quello per abbreviare i tempi della giustizia civile e poi gli altri decreti sulla sicurezza negli stadi e le missioni internazionali. Poi riprenderemo l'iter delle riforme costituzionali e la legge elettorale. E poi soprattutto il tema lavoro: mi auguro che tra fine settembre e i primi di ottobre si possa approvare la delega, quindi la riforma sul lavoro". Una visita all'edificio, due chiacchiere con il preside e le insegnanti, una puntatina alla materna. E poi via in auto, che sfreccia tra le case basse di Laterina, tra la gente che con discrezione la segue dalle terrazze".