Boom dei locali in centro: "Valenzano" apre dall'ex Olga, torna la ristorazione all'Eden

L'effetto boulevard scatta ancora in via Crispi.Mentre nell'area del cinema aprono i gestori a Badicorte delle Caselle

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Arezzo, 26 luglio 2016 - Non contate le pecore per dormire. Contate i tavolini. Avrete più da fare e così vi addormenterete anche più facilmente. I tavolini del centro, il dna ormai diffusissimo di una città votata alla tavola, meglio se buona. E via Roma e via Crispi non possono essere da meno. Un’insegna storica in effetti era caduta: un sacrificio doloroso, visto che «Olga» per tanti aretini non era solo un ristorante ma uno di quei posti che ti servono perfino a indicare la strada («allora vai da Olga e lì...»).Ma la staffetta è scattata quasi subito. A prenderne il posto, su quell’angolo di via Crispi che si incastra quasi con via Margaritone, è il «Castello di Valenzano».

No, tranquilli, torri e merli restano al loro posto, così come il locale che è uno dei punti cerimonie della provincia. Nè si sposta in riproduzione, come a volte è riuscita a fare la creativa Policiano con il suo fatidico castello. Ma apre una seconda sede. «Siamo a buon punto» ci conferma Alessandro Lombardi, il titolare. Tanto a buon punto che c’è già un nome: Ostinati, che va bene sia tutto attaccato che staccato (Osti nati) in uno di quei giochi di parole che a volte i locali si consentono.

Pizza e grigliate, «vogliamoo riproporre quello che la gente era abituata a trovare lì». In passato ha gestito il «San Gregory», l’obiettivo (inutile dirlo) è di aprire a settembre prima di Giostra e Fiera.

«Ma è un'idea che sta diventando vincente»: a sottolinearlo è Mauro Peloni, l’iniziativa dei boulevard, allora lanciata anche dal nostro giornale, era stata la sua. «Sono trasformazioni che portano di per sè un rilancio: e sono pronto a scommettere che succederà lo stesso in via Guido Monaco, progetto giustamente portato avanti». Poi ci ripensa. «Anzi, sta già funzionando: basta passarci e ci sono tanti tavolini e tavolini fuori.

I tavolini, loro, la spina dorsale della ristorazione in centro. In primis tra le strade e i vicoli in zona pedonale, perfino d’estate, sul filo di questi sabati di luglio dai grandi numeri. Ma per fortuna non di soli boulevard vive il centro. C’è un’altra questione ormai datata che sta andando a soluzione: ed è quella dell’Arena Eden. Lì ci sono due locali ormai chiusi da anni, fatti salvi alcuni tentativi estivi in particolare nell’area della «pagoda».

Dalla fine di luglio, massimo ai primi di agosto, riapriranno, in particolare il ristorante. In questo caso a «raddoppiare» è un locale di Badicorte, «Le Caselle», gestito da Giulio Galgani, un artista-ristoratore, di quelli che lasciano la firma non solo sul menu ma anche sulla struttura interna dello spazio. Ha fatto le prove generali per il Festival Passioni, ora dovrebbe entrare stabilmente.

Le sorti di quegli spazi, è chiaro, vanno anche di conserva con il cinema: quelle due sale, con arena di fianco, sono rimaste le uniche del centro, riaperte da Officine della Cultura dopo circa un anno di chiusura. Ora il tentativo di completare il «pacchetto»: il tandem filmpiatto nelle multisala funziona. Hai visto mai?