Lunedì 29 Aprile 2024

Billami in tv: non sono un terrorista, mai controllato dalla polizia belga. E non ho mai detto che la Giostra è anti-Islam

Intervista esclusiva ad Arezzo Tv via Skype: strategia delle tensione attraverso di me, i servizi segreti forse hanno il mio nome ma solo perchè controllano gli islamici / QUESTO IL LINK CON AREZZO TV E L'INTERVISTA INTEGRALE

L'imam Nahib Billami durante l'intervista ad Arezzo Tv

L'imam Nahib Billami durante l'intervista ad Arezzo Tv

Arezzo, 23 gennaio 2015 - Non era scomparso, come pure risultava anche alla comunità islamica aretina di cui aveva fatto parte. L'imam Nahib Billami, dopo essersi fatto vivo con una smentita del suo avvocato Luca Bauccio, stavolta fa una clamorosa apparizione personale con un'intervista esclusiva via Skype concessa all'emittente aretina Arezzo Tv: mai stato un terrorista, quelle che contro di me, pubblicate anche dalla stampa aretina, sono "calunnie infami" destituite di ogni fondamento.

Ma vi pare, è l'argomento di Billami, che è collegato da Bruxelles e viene intervistato da Greta Settimelli e Fabio Frabetti, che se fossi stato collegato con i fratelli Couchy dell'assalto a Charlie Hebdo, se avessero progettato di rifugiarsi da me in Belgio, la polizia belga non sarebbe venuta subito a controllarmi? Invece da me non si è presentato nessun poliziotto.

L'imam ci tiene a rassicurare innanzitutto la sua ex moglie, che dice "disturbata dai giornalisti": sono sempre la persona onesta che ha conosciuto. E vuole tranqulllizzare anche la comunità islamica aretina di cui ha fatto parte prima di trasferirsi: contro di me solo invenzioni. Io sono il mezzo, dice ad Arezzo Tv, attraverso il quale si sviluppa una strategia della tensione contro la popolazione musulmana. Forse i servizi segreti possono avere il mio nome nei loro archivi, ma solo perchè si scandaglia l'intera comunità islamica.

Quanto alla Giostra del Saracino, Billami nega di averne mai parlato come di una manifestazione anti-islamica. Ho fatto proposte, racconta, per farne la festa di tutti gli aretini e di tutte le religioni. Perchè quel Buratto vestito da Saraceno? Vogliamo un simbolo del male: scegliamo di far correre i cavalieri contro un simulacro di Satana, non un Saraceno. Che è una smentita parziale delle polemiche di allora, perchè è chiaro che la Giostra ne uscirebbe completamente trasformata, e forse snaturata, nella sua natura. L'imam dice che il suo era un progetto che avrebbe arricchito Arezzo anche economicamente e turisticamente.

Se qualcuno, dice ancora Billami, ha scritto che io ad Arezzo ho addestrato jihadisti, è un'offesa in primo luogo alla Digos che non mi ha mai indagato: come avrebbe potuto non accorgersene? L'Imam nega anche di aver lasciato la città dopo l'11 settembre 2001 (il giorno dell'attentato alle Torri Gemelle): io me ne sono andato il 1 agosto 1998 e perchè tutti sanno che ho avuto una storia familiare finita male. A quel punto ho preferito allontanare i miei figli da un certo ambiente.

Billami spiega poi perchè proprio a lui possono essere toccate certe ricostruzioni che giudica destituite di fondamento. Ci sono campagne contro gli Imam, che vengono accusati di tutto. In realtà è vero che io ho avuto dei contatti con Adel Smith (L'imam degli attacchi al crocefisso Ndr), ma dice dal 1990 a quando è morto non lo ho mai più visto. E' vero, ed è l'unica cosa vera di tutta questa storia, che quando lo conoscevo ho accompagnato Adel Smith a noleggiare un camper e che lui, non avendo la patente con sè, mi ha chiesto di figurare al suo posto. Ma a me aveva detto che andava al mare, non nella ex Jugoslavia.

Infine l'ultima bordata: mio figlio sta facendo la carriera militare in Belgio. Vi pare che lo avrebbero accettato in un incarico così delicato se suo padre fosse stato responsabile di cose come quelle di cui mi hanno accusato? Poi Billami saluta: ci sono 10 mila persone che aspettano questa mia intervista per essere rassicurati su chi sono veramente.