Beatrice Agrifoglio, una biturgense tricolore di volley col Casalmaggiore

Grande soddisfazione per la ventunenne ragazza di Sansepolcro

Beatrice Agrifoglio seconda in alto da sinistra

Beatrice Agrifoglio seconda in alto da sinistra

Sansepolcro 17 maggio 2015 - UNA BITURGENSE con lo scudetto cucito al petto: è Beatrice Agrifoglio, 21 anni compiuti lo scorso 1° gennaio. Proprio così: nella bella favola di Casalmaggiore, cittadina di 15.300 abitanti in provincia di Cremona che è in festa per il titolo italiano del volley femminile, c’è anche uno spicchio di Sansepolcro. Beatrice, palleggiatrice cresciuta nella Pallavolo Sansepolcro per poi passare al Trevi in B1 e approdare in Lombardia, c’è riuscita con la maglia rosa della Pomì, espressione di una società che nel 2013 venne ripescata dalla A2 nonostante il primo posto finale a pari punti (la Agrifoglio c’era anche allora) e che ora brinda al tricolore e alla Champions League già acquisita con il passaggio nella finale dei play-off. Due i record stabiliti da Casalmaggiore: quello di essere il centro più piccolo in assoluto ad aver vinto il massimo campionato e quello di aver raggiunto l’obiettivo alla sola seconda partecipazione in A1. Un secondo posto nella regular season, l’appodo alla finale, le cinque sfide contro la grande favorita Igor Gorgonzola Novara, con la «bella» in trasferta. La formazione di Davide Mazzanti ha sovvertito il pronostico, dominando la scena con il 3-1: «Ancora non ho realizzato cosa sia veramente avvenuto – ha detto sorridendo Beatrice – perché mi sembra incredibile e nessuno ci avrebbe scommesso. D’altronde, contro avversarie chiamate Hill, Chirichella, Barun, Klineman, Guiggi, Signorile e Sansonna, era difficile pensare alla grande impresa. Vincere in un palasport gremito da tifosi locali (i nostri erano pochi) e alzare davanti a loro il trofeo è stata una sensazione indescrivibile». C’è un segreto particolare in questo storico risultato? «La forza di un gruppo che dato veramente tutto. Se Novara si è distinta per la qualità del gioco, noi ci abbiamo messo in più anima e cuore». E alla fine su questo scudetto c’è anche la firma di Beatrice Agrifoglio. «Sì, ho avuto i miei spazi, però davanti nel ruolo avevo l’esperta Katarzyna Skorupa, dalla quale ho imparato moltissimo». E ora? «E’ giunto il momento anche per me di giocare titolare. Vedremo dove».