Prima del giallo decreto è arrivato l'ok dell'Europa alla proroga della vendita

Arriva il via libera dell'Unione Europea, la cessione inizialmente prevista per il 30 aprile slitta a settembre. Bronchi: il Riesame dice no al dissequestro della liquidazione

Pier Carlo Padoan e Margrethe Vestager (da twitter)

Pier Carlo Padoan e Margrethe Vestager (da twitter)

Arezzo, 29 aprile 2016 - Prima del giallo decreto, annunciato e poi gelato da una serie di comunicazioni contrastanti e infine sfornato dal consiglio dei ministrti, la giornata aveva riservato un'altra svolta sul caso infinito di Banca Etruria.

Tutti lo davano per scontato ma qualche perplessità cominciava a serpeggiare. Ma al penultimo giorno utile è finalmente arrivato l'ok della commissione europea alla proroga della scadenza per la cessione di banca Etruria e degli altri tre istituti ponte nati dopo la risoluzione delle vecchie banche. La data per la vendita inizialmente prevista era stata fissata al 30 aprile, si va adesso a settembre come del resto sia il presidente Nicastro che l'amministratore delegato Roberto Bertola avevano più volte garantito. Sono 26 i potenziali acquirenti che hanno manifestato interesse verso le quattro banche, singolarmente o in blocco.

Un sospiro di sollievo arriva anche dai vertici di Banca Etruria: lo sblocco era attesissimo e viene vissuto, ci confermano fonti interne, come un passaggio finalmente positivo in una vicenda che si protrae da mesi.