Giovedì 18 Aprile 2024

Banca Etruria, piano di risanamento: 410 esuberi o in alternativa i contratti di solidarietà. Parlano il presidente Rosi e il dg Cabiati. Dieta per rendersi appetibili al futuro partner

Il cda riunito nieri sera, poi l'incontro con i sindacati per far partire una trattativa. Slitta l'assemblea dei soci che doveva votare la trasformazione in spa. Rosi: "Sarà fondamentale anche la bad bank per la gestione del credito deteriorato"

Lorenzo Rosi

Lorenzo Rosi

Arezzo, 23 dicembre 2014 -  Banca Etruria il giorno dopo. All'indomani dell'annuncio del piano di dimagrimento (410 esuberi e taglio di alcune filiali) parlano il presidente della banca Lorenzo Rosi e il direttore generale Daniele Cabiati. Dai due arriva la conferma di come si è arrivati a questa svolta, determinata da una congiuntura recessiva che non ha permesso all'istituto di credito aretino di trovare un partner così come richiesto da Bankitalia. In un fase di  mercato non ricettivo, la banca deve rendersi appetibile presentandosi sul mercato senza zavore e con il definitivo risanamento impostato,

Dice Rosi: " E' il mercato che richiede questa ristrutturazione alla quale si sta sottoponendo la maggioranza delle banche italiane. Di fronte a un quadro in cui non ci sono cenni di ripresa, scatta l'assoluta necessità di riorganizzazione". Da qui il piano annunciato ieri, con Rosi che incalza: "Importante sarà la costituzione della bad bank che va a gestire gli acacntonamenti fatti per il credito deteriorato per ricavarne risorse. Sarà una struttura alla quale lavorerà una task force di 80-100 persone, esclusivamente dedicate alla gestione di questo credito".

Aggiunge Cabiati: "Attraversiamo un momento di discontinuità, le banche sono strette nella morsa di margini d'interesse ridottissimi e di vincoli sui ricavi aggiuntivi. E' per questo che occorre ripensare al modo di fare banca,  è per questo che abbiamo la necessità di cambiare pelle e di diversificare la strategia verso la clientela tramite un più diretto contatto tra le filiali e il territorio, con la figura del direttore che diventerà centrale".

Nel pomeriggio di lunedì si era riunito il consiglio di amministrazione, guidato dal presidente Lorenzo Rosi per varare appunto un piano di risparmi che prevede 410 esuberi nel personale, oggi composto da oltre 1800 unità. Ma non è un diktat, subito a sera c'è stato un incontro con i sindacati, conclusosi dopo la mezzanotte, per trovare un'alternativa meno dolorosa che potrebbe essere rappresentata dai contratti di solidarietà. Il prossimo tavolo è fissato per il 30 dicembre.

Questo il documento licenziato dal cda: "Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria, riunitosi oggi e presieduto da Lorenzo Rosi, ha deliberato di dar seguito, nel quadro dell’intrapreso processo di integrazione con una realtà bancaria maggiormente rilevante e in un’ottica di contenimento dei costi e di recupero di efficienza gestionale, ad un processo di decisa riorganizzazione aziendale finalizzato a definire una struttura maggiormente coerente, anche in termini dimensionali, rispetto all’attività svolta e ad un mutato quadro economico che richiede maggior reattività al servizio di famiglie, imprese e del territorio di riferimento.  

Gli interventi prevedono una serie di misure strutturali tese al recupero, anche in relazione ad uno scenario economico che permane debole, di efficienza operativa e produttività finalizzate ad un riequilibrio gestionale del Gruppo che sia sostenibile ed in linea con l’evoluzione del sistema bancario.  Tali misure straordinarie prevedono l’avvio di una spending review rigorosa e gene alizzata, anche attraverso la definizione di un nuovo modello organizzativo, con la strutturazione di uno specifico comparto aziendale dedicato alla gestione industrializzata dei crediti c.d. non performing, nonché con  una ottimizzazione dei costi del Personale, a fronte di 410 FTE in esubero stimati rispetto alle attuali esigenze organizzative. Il complesso degli interventi è finalizzato al conseguimento di un rilevante efficientamento del Gruppo ed alla realizzazione di una struttura maggiormente idonea a favorire l’integrazione con un partner bancario di primario standing. Nel frattempo la Banca, stante la buona posizione di liquidità, ha progressivamente rimborsato 1,3 mld di euro di LTRO (Long term refinancing operation) fino ad azzerare, nel corrente mese, la propria esposizione verso BCE. Per tutto quanto precede, fermo restando l’obiettivo dell’aggregazione con un primario gruppo bancario, il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria ha deliberato di rinviare la convocazione dell’assemblea straordinaria chiamata ad approvare la trasformazione dell’Istituto in società per azioni a dopo la presentazione del progetto di bilancio 2014"-.