La Finanza negli uffici di Banca Etruria: inchiesta da Civitavecchia sul caso del suicidio

Le fiamme gialle stanno acquisendo das stamattina una serie di documenti

Manifestazione risparmiatori Banca Etruria

Manifestazione risparmiatori Banca Etruria

Arezzo, 4 maggio 2016 - La Guardia di Finanza è da questa mattina negli uffici della sede centrale di Arezzo di Banca Etruria, dove sta acquisendo una serie di documenti relativi alla questione subordinate.

Le Fiamme Gialle si sono recate in Banca Etruria per ordine della Procura di Civitavecchia, che ha in corso un procedimento per truffa e istigazione al suicidio del pensionato Luigi D'Angelo, che si è tolto la vita il 28 novembre dello scorso anno dopo aver saputo di aver perso i suoi risparmi - oltre 100 mila euro - per l'azzeramento delle obbligazioni subordinate della banca.

La Guardia di Finanza sta acquisendo documentazione relativa proprio all'emissione di obbligazioni subordinate sottoscritte dalla clientela retail (i clienti "al dettaglio" della banca) e anche documentazione specifica, ulteriore rispetto a quella già acquisita, che riguardava il pensionato suicida.

La Procura di Civitavecchia sta lavorando già da alcuni mesi per verificare se qualche dipendente della banca abbia ingannato D'Angelo - pensionato e pertanto persona con bassa propensione al rischio - modificando il suo profilo per indurlo a comprare (cosa che poi D'Angelo ha fatto) obbligazioni subordinate per 90 mila euro e azioni per circa 20 mila euro, strumenti finanziari entrambi con alto livello di rischio.