Banca Etruria, così l'offerta di Serra: "Pronto ad acquistare un miliardo di sofferenze". Approvata la riforma delle popolari

Diventa definitiva la legge che prevede il passaggio a Spa degli istituti, compreso quello di via Calamandrei. I tempi e i prossimi passaggi

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Arezzo, 25 marzo 2015 - Banca Etruria,dopo un mese e mezzo il lavoro dei commissari Sora e Pironti continua: sono al lavoro per fare chiarezza sui conti di via Calamandrei, in attesa che l’ispezione di Bankitalia, aggiunga nuovi elementi.

Superato questo passaggio si profilerà in maniera più definita il futuro della banca. Ad attendere un segnale ci sono una serie di fondi interessati agli npl dell’istituto ovvero quella massa di crediti deteriorati che sul mercato hanno ancora un valore e sono mira di tutti quegli operatori che lavorano e operano in quel business.

Tra questi c’è Algebris, il fondo di David Serra, pronto a farsi carico di circa un miliardo di crediti ipotecari. In pratica, se ipotizziamo che l’istituto abbia un credito pari a 100 con una garanzia sottostante, ma abbia comunque difficoltà a recuperarlo, ecco che professionisti del settore come Algebris sono in grado di pagare subito tra il 30% e il 40% del valore del credito. Tutto questo si traduce in una importante iniezione di liquidità per la banca.

Sarà sufficiente? Ovviamente no, quella del mercato degli npl è una parte del più complesso piano di ristrutturazione. Da questo piano passa la razionalizzazione del personale. Dovrebbe rimanere valido l’accordo sull’esubero dei 410 fte (full time equivalent) e profilarsi la dieta prevista per le filiali.

Intanto in serata è arrivata l'approvazione definitiva sul decreto banche e investimenti, che contiene la riforma delle banche popolari. Questo tramite lla fiducia posta dal ministro per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, tra le proteste delle opposizioni. A questo punto la banca ha 18 mesi per la trasformazione in Spa.