Maxi Asl, Arezzo vola nelle nomine: super 118 a Mandò. Rabbia liste d'attesa

Il Calcit vince con Bracarda la sua battaglia su oncologia, tra i direttori di dipartimento anche Bolognese e Castellucci. E sempre ad Arezzo finiscono per il Territoriale Anna Canaccini, Lucia Lenzi e Marco Becattini. La protesta dei sindaci

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Arezzo, 26 giugno 2016 - A Chianciano Terme, martedì scorso, di fronte a 900 operatori della Asl Toscana Sud Est, la direzione aziendale ha presentato le strategie generali. Ed ha annunciato che nell’arco di un paio di settimane avrebbe proceduto alla individuazione e alla nomina delle figure di vertice e coordinamento alle quali sarà chiesto di dirigere i diversi dipartimenti. Adesso sono stati definiti una serie di professionisti provenienti dalle tre ex Aziende. Si tratta di una prima cospicua tranche in attesa del completamento definitivo dell’organico di direzione dei diversidipartimenti.

I Dipartimenti sono di Line e di Coordinamento tecnico. Nel primo gruppo troviamo: Emergenza Urgenza Massimo Mandò, Materno Infantile Flavio Civitelli, Oncologico Sergio Bracarda, Medicina interna e specialistica Carlo Palermo, Chirurgia Generale e Specialistica Pietro Paolo Bianchi, Cardio Neuro Vascolare Leonardo Bolognese, Diagnostica per immagini e Medicina di laboratorio Morando Grechi, Professioni infermieristiche e ostetriche Lorenzo Baragatti, Servizi sociali Patrizia Castellucci.

Nel secondo gruppo al Dipartimento Territoriale Anna Canaccini, Riabilitazione Lucia Lenzi, Salute Mentale e Dipendenze (con una suddivisione di competenze) Andrea Fagiolini e Marco Becattini.

Sintesi? Il 118, che era stato sotto minaccia anche di sparizione da Arezzo, incassa la nomina più  pesante per il suo leader Massimo Mandò, che guiderà l'emergenza urgenza di tuttsa la Toscana del sud. Oncologia sarà guidata da Bracarda, come il Calcit aveva invocato. Attesa ma altrettanto di prestigio la nomina di Leonardo Bolognese e Patrizia Castellucci. Ora in arrivo le nomine per i direttori operativi, i superprimari. Comunque è una sanità che parla sempre più aretino: su nove nomine quattro arrivano da qui.

Ma intanto anche le conferenze dei sindaci affilano le armi di area vasta: e il primo vertice congiunto riapre la battaglia delle liste d'attesa.