La garza rimane nella pancia del paziente, la Corte dei Conti stanga l'infermiera

La Usl aveva dovuto pagare per le conseguenze cliniche dell'errore: poi ha chiesto il risarcimento a chi era in sala operatoria. In vista la sentenza anche sui medici

Chirurghi in sala operatoria (Ansa)

Chirurghi in sala operatoria (Ansa)

Arezzo, 20 novembre 2014 - Una garza era rimasta nella pancia del paziente: qualche anno dopo è scattata la stamgata della Corte dei Conti sull'infermiera, che dovrà restituire 2500 all’azienda sanitaria. Era lei la strumentista nel corso dell'operazione a un imprenditore aretino, un intervento ben riuscito ma con uno strascico doloroso: quella garza. Secondo la Asl era stata proprio l’infermiera a «dimenticarsela», da qui la denuncia culminata nella sentenza di condanna, per ora solo nei suoi riguardi. Motivo? Avrebbe conteggiato male le garze al termine dell’intervento. In attesa di sentenza altri due medici ai quali la procura presso la Corte dei Conti ha chiesto di restituire 9000 euro al’azienda sanitaria. L’uomo, a causa dell’errore, aveva avuto importanti conseguenze cliniche, risarcite dalla Asl con ventiseimila euro. A quel punto la coda alla Corte dei Conti con la denuncia dell’azienda all’infermiera e ai due medici.