Finisce 1-1 fra Arezzo e Lupa Roma, occasione sprecata. Capuano show

Suicidio Panariello. Con un uomo in meno gli amaranto spingono ma non passano. L'allenatore: un rigore così non si prende nemmeno all'oratorio dei salesiani. Bentancourt in coma, ho cercato di rianimarlo

Il gol di Cori

Il gol di Cori

Arezzo 28 novembre 2015 - Suicidio Panariello e l'Arezzo si fa fermare in casa dalla modesta Lupa Roma. E' stata un'altra partita dai contorni incredibili: amaranto padroni del campo per tutto il primo tempo pur senza strafare, avversari rattrappiti e quasi rassegnati alla sconfitta. Ma ancora una volta il campo ha dimostrato che questa squadra è capace di tutto: dopo il bel gol di Cori (pregevole l'assist di Carlini), quasi allo scadere del primo tempo nell'unica azione offensiva della Lupa, Panariello si fa superare dall'avversario diretto Leccese, lo insegue fin dentro l'area e qui lo stende in modo inutile (difficilmente l'attaccante romano sarebbe portuto arrivare al tiro). E' rigore ed espulsione per fallo da ultimo uomo. Il "vecchio" D'Agostino, centrocampista di valore in Udinese e Fiorentina, trasforma con sicurezza alla destra del portiere.

La partita si gioca praticamente tutta qui. Nel secondo tempo l'Arezzo è determinato, voglioso, getta il cuore oltre l'ostacolo, ma è dura giocare l'intera ripresa in inferiorità numerica. La grande occasioni arriva comunque, con un stacco imperioso di Madrigali che chiama il portiere a una parata miracolo. E' l'ultima fiammata di un match che si chiude con  l'ennesima delusione casalinga per un undici che al comunale non riesce a vincere. Arezzo sempre fuori dalla zona play out, ma quando pareggi con la squadra forse peggiore del campionato si va poco lontano.

Tra i migliori, se non il migliore in senso assoluto, è sicuramente Cori che si batte con estrema generosità, segna un gol, tiene da solo tutto il peso dell'attacco data l'assoluta inconsistenza di Bentancourt (sul quale c'era peraltro un mezzo rigore) che inanella l'ennesimo match disastroso. In mezzo è bravino Tremolada per un tempo, con i soliti difetti di sempre ma il solo capace di aperture illuminanti. Lotta Feola che sarà costretto a uscire per infortunio, evanescente Capece, inconcludente Brumat. Dietro, detto del suicidio di Panariello, il migliore è Madrigali che sfiora anche la rete del vantaggio. Morale della favola: l'Arezzo non esce dalla mediocrità anche se  gli episodi continuano a condannarlo. Squadra da rinforzare a gennaio per evitare guai peggiori.

Il tecnico Capuano: "Il rigore che abbiamo subito e la conseguente espulsione di Panariello hanno rovinato il match che avevamo in mano, Nemmeno ai salesiani fanno un errore del genere. Bentancourt? Era in coma, ho cercato di rianimarlo. Però la squadra mi è piaciuta, anche in dieci ha lottato sfiorando il successo. E' un'annata particolare, dobbiamo soffrire ma ci salveremo".

Formazione Arezzo (3-5-2) Baiocco; Madrigali, Panariello, Monaco; Brumat, Feola, Capece, Tremolada, Carlini; Cori, Bentancourt. In panchina Rosti, De Martino, Milesi, Gambadori, Masciangelo, Pugliese, Ceria, Calabrese, Mariani, Vinci. Allenatore Capuano