Tragedie della strada: dolore per la morte di Stefano Gallorini, orafo di 58 anni. Mercoledì i funerali in Duomo. I messaggi di ricordo

Lo schianto contro un'auto a Ceciliano. Fiume di messaggi e di ricordi da mezzo mondo. "Ti aspetto a Bangkok per il solito aperitivo" dice uno. "E' la notizia più brutta della mia vita" LE IMMAGINI TRAGICHE DELL'INCIDENTE

Stefano Gallorini

Stefano Gallorini

Arezzo, 24 marzo 2015 - La pausa, la breve pausa si è spezzata presto. La pausa dopo il ciclo terribile di fine anno, che aveva funestato le strade con una raffica di incidenti mortali. Domenica ancora una tragedia. A Ceciliano, in uno dei punti storicamente più critici del territorio.

Uno schianto, che non ha dato speranza ad un motociclista di 58 anni, che stava uscendo verso il Casentino, in sella alla sua Ducati 998, in direzione Giovi, e quindi con ogni probabilità stava rientrando verso casa, vivendo a Muciafora, un pugno di case proprio tra Giovi e Capolona.

 Si chiamava Stefano Gallorini e viveva alle porte di Arezzo, proprio nella direttrice del primissimo scorcio del Casentino.  Era un orafo, aveva un'azienda specializzata nella produzione di leghe, un settore determinante che affianca quello della gioielleria. E grande appassionato di motociclismo: "ducatista" convinto, e non a caso è proprio sula sua Ducati 998 rossa fiammante che ha trovato la morte, lì dove certo mai si sarebbe aspettato.

Il giorno dopo il dolore scorre in paese e su facebook. Arrivano ricordi e omaggi da mezzo mondo, quello che Gallorini frequentava per alimentare la su azienda e il suo lavoro. I funerali saranno celebrati mercoledì alle 10.30 in Cattedrale.

Avrà fatto e rifatto quella via chissà quante volte, essendo l'asse diretto verso la sua casa e verso la sua azienda, che è proprio alle porte di Capolona, nella zona industriale del comune che si affaccia sul Casentino. Moglie, due figli, tutti protagonisti di un'impresa di famiglia che sul gruppo ha sempre fondato i suoi successi. E con i figli accomunato anche dalle grandi passioni, compresa quella dello sport e delle moto.

Per certo l'uomo è caduto rovinosamente in terra nell'impatto contro una Subaru bianca, diretta invece verso Arezzo: la morte è stata sul colpo. La moto è volata nel fosso, il corpo è rimasto al centro della strada, poco dopo coperto da un pietoso velo steso dai soccorritori. Sul posto l'ambulanza del 118, la polizia municipale e una pattuglia dei carabinierii. La strada è rimasta a lungo bloccata, con i vigili urbani a regolare il traffico oltre che a completare i rilievi per dare una risposta alla dinamica: ancora incerta, non essendoci state nè operazioni di sorpasso nè terze auto coinvolte. Tra le ipotesi alle quali si lavora c'è quella della velocità ma una parte potrebbe averla giocata anche il vento, a folate intorno alle 13, l'ora dell'incidente.

Nell'auto che si è scontrata con la moto c'era una famiglia di quattro persone, la conduttrice ha 45 anni e risiede a Monteroni d'Arbia: nel sedile posteriore anche una bambina di 8/9 anni, testimone di questa tragedia grande, troppo più grande di lei.