Un'aula di tribunale
Arezzo, 29 giugno 2016 - Ancora una tappa nella vicenda dei presunti abusi in un asilo della zona di Montevarchi. I giudici hanno accolto la richiesta della difesa del bidello sotto accusa di sentire i quattro bimbi, ora si attende solo il via libera da parte dei consulenti nominati dal Tribunale, per capire se le eventuali testimonianze possono essere raccolte senza danni per i minori.
Sono stati nominati due consulenti, il professor Giovan Battista Camerini e la psicologa Francesca Giammarugli. I piccoli sono «idonei» ad essere ascoltati? E' la domanda alla quale gli esperti dovranno rispondere,dopo che i periti del Pm avevano assicurato la credibilità dei piccoli. Nel caso la testimonianza sarebbe nel caso raccolta con i criteri adottati in queste situazioni: ambiente protetto, presenza di psicologi e assistenti sociali.
Il processo riguarda attualmente i casi di quattro bambini soltanto (per 8 casi l’ex bidello è stato prosciolto dal Gip Piergiorgio Ponticelli). Adesso, dopo i periti di parte, il Tribunale vuole il punto di vista di un super partes. Già nel processo hanno testimoniato le mamme,confermando le accuse al bidello.
LA STORIA. Nasce tutto, cinque anni fa, dal malessere di una bimba, che la madre invita a disegnare per sfogare il suo disagio. E dalle figure gli specialisti del Meyer ricavano la conclusione che siamo di fronte a un caso di molestie sessuali. Il bidello ha sempre negato tutto, ma è stato trasferito a un’altra scuola e successivamente sottoposto agli arresti domiciliari su richiesta del Pm Ersilia Spena, che ha poi lasciato il caso in eredità alla collega Alessandra Falcone.
In udienza preliminare erano cadute le accuse aggiunte successivamente da altri bambini, ma la storia resta pesante e vede imputato per violenza sessuale l’ex bidello valdarnese di 53 anni, padre di famiglia che non ha alcun precedente alle spalle, difeso dall’avvocato Raffaello Falagiani. Secondo l’accusa, avrebbe approfittato di quattro bimbi. Si torna in aula il 25 ottobre, data alla quale il presidente Silverio Tafuro ha rinviato il processo in occasione della quale si terrà l’audizione dei due periti e quella delle maestre: maestre che durante le indagini preliminari non avevano confermato l'ipotesi della violenza».