A scuola con il bus non omologato, due denunce

La mattina del fermo a bordo del veicolo si trovavano 12 bambini più il conducente quando invece da carta di circolazione il mezzo avrebbe potuto trasportare solamente nove persone

Finanzieri al lavoro

Finanzieri al lavoro

Arezzo, 24 novembre 2015 - Effettuavano il servizio di scuolabus con un mezzo non omologato. Due denunce.

Nei mesi scorsi i finanzieri del comando provinciale di Arezzo hanno sequestrato un autobus di una ditta di autonoleggi mentre effettuava il trasporto di bambini delle scuole elementari per conto di un Comune della provincia aretina senza essere omologato per tale scopo. Si trattava, infatti, di un semplice veicolo per il trasporto promiscuo di persone e cose e non di un classico scuolabus quello che ogni mattina accompagnava i bambini a scuola; per di più era stato modificato nelle caratteristiche funzionali e nei dispositivi di equipaggiamento con l’aggiunta di sedili per trasportare più persone di quelle previste dalla carta di circolazione. La mattina del fermo a bordo del veicolo si trovavano 12 bambini più il conducente quando invece da carta di circolazione il mezzo avrebbe potuto trasportare solamente nove persone. L’immediata denuncia dell’autista e del titolare della ditta per aver posto in pericolo la sicurezza del trasporto pubblico scolastico ha fatto scattare subito le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Arezzo, con i conseguenti accertamenti tecnici presso l’Ufficio della Motorizzazione Civile, dove sono state rilevate una serie di irregolarità nella conformazione tecnica del veicolo ed alterazioni delle caratteristiche funzionali, nonché l’aggiunta di sei posti a sedere oltre al consentito. Gli stessi tecnici della Motorizzazione, nel confermare la pericolosità ed il fatto che il mezzo non potesse essere usato né come scuolabus né come autobus di linea, ne disponevano la sospensione dalla circolazione. Le indagini delle fiamme gialle sono continuate sul fronte delle verifiche amministrative, dalle quali emergeva che la ditta proprietaria del mezzo sequestrato agiva in sub- concessione di altra società, che era la reale affidataria, nonché responsabile del servizio di trasporto pubblico scolastico per conto del Comune. Al termine delle indagini di p.g. si è proceduto, quindi, a denunciare il titolare della ditta di autotrasporti anche per i reati di frode ed inadempimento di contratti di pubbliche forniture, per aver effettuato un servizio pubblico con un mezzo inidoneo, alterato, modificato e non conforme alle caratteristiche del codice della strada ed alle convenzioni di sub- concessione del servizio di trasporto pubblico scolastico. Inoltre, per far credere che il servizio fosse adibito al servizio di trasporti Regionali, erano stati apposti adesivi e loghi della Regione Toscana. E’ stata infine interessata la Procura Regionale della Corte dei Conti di Firenze per l’eventuale danno erariale patito dal Comune, quale Ente pagatore del servizio. L’esito degli accertamenti svolti dai finanzieri della Brigata di Sansepolcro ha permesso di rilevare un danno erariale in capo alla società che gestiva l’appalto per conto del comune, per gli anni dal 2008 al 2013, di oltre 100.000 Euro, per un servizio prestato in difformità alle prescrizioni convenzionali, con un mezzo non idoneo alla circolazione e per non aver eseguito i dovuti controlli nei confronti del sub concessionario del servizio. E’ questo uno dei risultati frutto della trasversalità dell’azione del Corpo, quale Forza di Polizia a competenza generale su tutta la materia economica e finanziaria, che - nel caso in esame - ha interessato più piani operativi: dalla salvaguardia della pubblica incolumità al contrasto alle frodi nel settore della spesa pubblica ed alla tutela del corretto impiego delle risorse finanziarie degli Enti locali, dello Stato e dell’Unione Europea.