{{IMG_SX}}Arezzo, 17 luglio 2008 - Un minuto dopo la firma del provvedimento del tribunale che gli restituiva la libertà, è salito in auto ed è volato in direzione di Sansepolcro per incontrare i dirigenti della Buitoni e i rappresentanti sindacali, una scelta quella di Angelo Mastrolia, che la dice lunga sulla volontà di portare a termine, senza scossoni e retromarce, l’acquisto dello stabilimento.

 


Il tribunale del riesame di Napoli ha disposto la revoca degli arresti domicialiari per il presidente del gruppo agro alimentare Tmt spa . "Il giudice nell’emettere il provvedimento ha evidenziato l’assoluta carenza di indizi a carico del presidente - si legge in una nota diramata dal gruppo". E’ a Sansepolcro, che l’imprenditore campano ha incontrato i vertici dello stabilimento e le rappresentanze sindacali, "a cui devo un sentito ringraziamento perché, pur nelle loro legittime preoccupazioni, hanno avuto un comportamento corretto in questa assurda vicenda".

 

"Credo che su quanto è accaduto abbia pesato anche la 'battaglia' per la Buitoni: non sono in grado di stabilire che modo, ma sono certo che così è stato - ha dichiarato Mastrolia - In questa storia devo prendere atto che le banche e la Nestlé hanno mantenuto fermo il loro appoggio alla mia persona, un appoggio che mi consente di portare a termine l’operazione che ho sottoscritto e che prevede il passaggio delle consegne alla Buitoni, dal primo settembre. Del resto, si tratta di un impegno imprenditoriale, che mira a ridare slancio all’azienda e garantire l’occupazione".

 

C’è da immaginare, aggiunge il presidente, che la Nestlé non abbia agito ad occhio chiusi, ma abbia valutato con la massima attenzione tutto quanto e che altrettanto abbiano fatto gli istituti di credito. Ci sarà l’incontro con il ministero del lavoro, invocato da più parti? "Non ne vedo la necessità. I tavoli di concertazione con i rappresentanti del governo hanno ragion d’essere solo quando si verificano situazioni di crisi aziendali, ma in questo caso c’è un impegno forte per rilanciare il marchio Buitoni".

 

E’ un Mastrolia volitivo, quello che riprende in mano le redini dell’operazione: "Il piano di integrazione del business Unit Buitoni si sta realizzando secondo quanto previsto dai progetti di sviluppo e sarà pienamente operativo a partire dal 1 settembre, data dalla quale sarà dato corso al massiccio piano di investimenti di 45 milioni concordato con le parti sociali". Le accuse della procura di Santa Maria Capua Veter hanno, però lasciato il segno: "E’ l’ennesima vicenda di mala giustizia che deve far riflettere sulle modalità con cui la magistratura inquirente emette provvedimenti restrittivi, anche in assenza dei criteri previsti dalla legge, senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze negative - si legge in una nota del gruppo Tmt".