{{IMG_SX}}Arezzo, 21 giugno 2008 - Giuseppe Cimieri e Carlo Contini, due degli arrestati nell'ambito dell'inchiesta della procura di Firenze per le truffe con i numeri telefonici 899, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia previsto davanti al gip Anna Sacco.

 


I due, accusati di associazione e delinquere e riciclaggio attraverso società di servizi telefonici, sono considerati tra i principali personaggi dell'inchiesta che vede coinvolto, tra i 18 indagati, il presidente dell'Arezzo Calcio Piero Mancini. Giuseppe Cimieri e Carlo Contini, entrambi perugini, sono soci ed amministratori della Plug Easy-Mondo Connect di Londra, la piazza finanziaria dove, secondo l'accusa, avvenivano le operazioni di riciclaggio con i ricavi degli 899.

 


Ha invece risposto alle domande del gip un altro degli arrestati, Simone Monopoli, 37 anni di Cesena, un tecnico che, secondo l'accusa, aveva il compito di generare illecitamente traffico telefonico verso numeri a pagamento come l'899 ed altri, tramite particolari sistemi informatici. I suoi legali hanno presentato istanza per gli arresti domiciliari.