{{IMG_SX}}Arezzo, 14 luglio 2007 - Beni per un valore complessivo di tre milioni di euro, riconducibili alla presunta cosca della 'ndrangheta Longo di Polistena, sono stati sequestrati dalla polizia di Stato su disposizione della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. 
 

 

Nell'ambito dell'operazione che ha riguardato anche le questure di Bologna, Reggio Emilia, Firenze e Arezzo, sono stati posti sotto sequestro appartamenti, fabbricati, appezzamenti di terreno; quote sociali di diverse società con sedi in Calabria, a Bologna e numerosi mezzi da lavoro. Alcuni dei veicoli industriali sequestrati si trovavano nei cantieri che operano nei comuni di Terranova Bracciolini (Arezzo), Sesto Fiorentino (Firenze) e di Fontana di Rubiera e Carpiteti (Reggio Emilia).

 

 Le indagini patrimoniali che hanno portato ai provvedimenti di sequestro, hanno avuto origine dall'operazione di polizia giudiziaria che portò all'arresto, il 20 gennaio 2006, di Vincenzo Longo, di 44 anni, titolare di un'azienda per la produzione di calcestruzzo, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, per il reato di tentata estorsione continuata aggravata, furto aggravato e reiterate violazioni edilizie ed ambientali ed eseguita dagli agenti del Commissariato di Polistena.

 

Gli accertamenti patrimoniali successivi hanno rilevato il tentativo di Longo di eludere la normativa in materia di misure di prevenzione patrimoniali, intestando società e imprese, che di fatto sono rimaste nella sua disponibilità economica, a prestanomi.