Corruzione, l'Anm al governo: "Proposte deboli. Meno stupore e scandalo, più determinazione"

Sabelli: "Le novità annunciate dal Governo per riformare il sistema della prescrizione se non accompagnate da soluzioni in grado di stroncare ogni tentativo di innaturale dilatazione dei tempi del processo, potrebbero paradossalmente aggravare ancor più la durata dei processi"

Rodolfo Sabelli, leader Anm (Lapresse)

Rodolfo Sabelli, leader Anm (Lapresse)

Roma, 20 dicembre 2014 - Il sindacato dei giudici tira le orecchie alla politica, accusandola di avere un'ossessione per il tema della giustizia, mentre dal governo, secondo le toghe, arrivano proposte deboli. "Meno stupore e scandalo e più determinazione": è quanto l'Associazione nazionale magistrati chiede al Governo in materia di giustizia, rilevando che "la politica sembra oggi accorgersi improvvisamente di quei guasti che noi con forza abbiamo segnalato da anni. Oggi i toni indignati vorrebbero rimediare alla debolezza delle riforme, peraltro in larga parte piu' annunciate che realizzate", ha detto il presidente Rodolfo Sabelli, aprendo la riunione del direttivo del sindacato delle toghe . 

"I toni di indignazione che la politica intera ha levato all'esplodere dell'ennesimo gravissimo scandalo stridono con la debolezza delle annunciate proposte governative", insiste Sabelli, sul tema della corruzione, sottolineando che "aumento della pena e limiti al patteggiamento" sono proposte che "rischierebbero di scoraggiare ogni collaborazione e rendere ancor più saldo quel patto che lega corrotti e corruttori nell'omertà di un accordo fondato sulle comune convivenza".

Sabelli, quindi, ha voluto evidenziare che "solo a seguito delle vibrate richieste di magistratura e società civile il Governo ha annunciato l'introduzione di sconti di pena per quanto collaborino con la giustizia: noi speriamo - ha aggiunto - che sia presentata una proposta di legge adeguata alla gravità di questo crimine, sempre più saldamente collegato ai fenomeni mafiosi". Una proposta "mirata, severa ed efficace, da approvarsi in tempi molto brevi", ha auspicato, con cui prevedere "meccanismi premiali per chi collabora, efficaci strumenti investigativi e un'ampia equiparazione, ai fini processuali, fra corruzione e crimine organizzato".

L'Anm si augura che "non ci si limiti invece a pochi, modesti ritocchi - ha concluso Sabelli - inseriti in fretta in qualche ampia proposta di legge, destinata a lunghi percorsi parlamentari e magari a impantanarsi, una volta scemata l'indignazione del momento e archiviato il ricordo dell'ultimo scandalo".  Le novità annunciate dal Governo per riformare il sistema della prescrizione "se non accompagnate da soluzioni in grado di stroncare ogni tentativo di innaturale dilatazione dei tempi del processo, potrebbero paradossalmente aggravare ancor più la durata dei processi", fa presente Sabelli.

La proposta governativa "annunciata a fine agosto e ancora in fase di elaborazione - ha ricordato il presidente dell'Anm - pare avviarsi verso l'introduzione di nuove ipotesi temporanee di sospensione nelle fasi di impugnazione, cui si aggiunge il recente annuncio di un probabile allungamento del termine ordinario". Invece, secondo il leader del sindacato delle toghe, "se la prescrizione è quello scandalo che disperde lavoro e risorse, allora il legislatore deve bloccarla se non dopo l'esercizio dell'azione penale, come pure sarebbe ragionevole, quanto meno dopo la sentenza di primo grado".