Venerdì 19 Aprile 2024

Afghanistan, strage kamikaze durante una partita di volley: 50 morti e almeno 60 feriti

Nuova ecatombe di civili. Con un messaggio ben evidente: agli integralisti islamici lo sport non piace. E il volley, che unisce nella stessa passione uomini e donne, men che meno. L'imbarazzato silenzio dei talebani

Afghanistan, bambini che giocano (Afp)

Afghanistan, bambini che giocano (Afp)

Roma, 23 novembre 2014 - Un kamikaze si è fatto esplodere mentre era in corso una partita di pallavolo nel distretto di Yahyakhail, nell'Afghanistan orientale. Il bilancio è di 50 morti e oltre 60 feriti. 

LA DINAMICA - Mokhis Afghan, portavoce del governatore della provincia di Paktika, al confine con il Pakistan, ha affermato che l'attacco è avvenuto durante una competizione tra distretti e che era presente una folla numerosa. L'attentatore era in moto, tra la gente.

TROPPO POPOLARE - Il volley è sport in continuo sviluppo nei paesi islamici: si pensi agli exploit dell'Iran e alle difficoltà del regime degli ayatollah nel controllare il fenomeno (vedi la condanna a un anno di carcere inflitta il 2 novembre alla 25enne angloiraniana Ghoncheh Gavhami, che voleva assistere alle partite della nazionale, uscita oggi dal carcere di Evine su cauzione dopo le pressioni dell'opinione publica e della Federazione internazionale). L'Afghanistan è molto più arretrato dell'Iran. Ma agli integralisti islamici lo sport, comunque, non piace. E il volley, che unisce nella stessa passione uomini e donne, men che meno. 

NESSUNA REAZIONE - Una strage così vigliacca, che oltre a civili e militari ha ucciso anche molti ragazzi e bambini, ha fatto scendere il silenzio anche tra i solitamente loquaci talebani dell'area. I media cercano una reazione dal portavoce Zabihullah Mujahid, che tuttavia per ora non ha voluto commentare l'accaduto.