Perugia, 6 aprile 2010 - E’ una città che fa venire i brividi quella che di notte mostra la sua faccia peggiore. Come è accaduto sabato, tra le ombre di un giorno che portava alla Pasqua.
Quello che si è visto tra piazza IV novembre e piazza Danti (a due passi dalle mura del luogo più sacro per i perugini, la cattedrale, dove di lì a poco il vescovo avrebbe parlato di amore per gli ultimi, di solidarietà, valori civili oltre che religiosi) ha ben poco a che fare con lo spirito della riconciliazione, o della ancor più semplice razionalità: bottiglie di birra e monetine contro due volanti della polizia. Una vera aggressione alle divise, da parte di chi non solo era alticcio ma stava anche allegramente facendo un po’ troppa confusione.

 

E’ accaduto tutto in un breve volgere di minuti, ma nessuno forse si aspettava che quel gruppo di giovani, in piazza Danti, al culmine di un sabato troppo disinvolto, arrivasse a tanto. "Alle 1,50 della notte - racconta il segretario provinciale del sindacato Ugl, Massimo Granocchia - due pattuglie della Squadra Volante, su richiesta anonima sono arrivate in Via Bartolo perché era stato segnalato che alcune persone in ebbrezza alcolica lanciavano bottiglie.

 

Le Volanti giunte in Piazza 4 novembre sono state subito fatte oggetto di fischi e insulti. Gli equipaggi hanno proseguito, per quanto possibile, così da raggiungere il luogo di intervento, ma giunti nella vicina Piazza danti le autovetture venivano circondate da alcuni giovani avventori di locali che affacciano sulla piazza, i quali si fermavano con aria di sfida davanti alle pattuglie impedendone la marcia. Nel volgere di pochi attimi, la tensione saliva a tal punto che - insiste Granocchia - dai cori da stadio si passava ad altri che assumevano sfondo prettamente politico e il clima iniziava a degenerare a tal punto che le volanti venivano fatte oggetto di lanci di bottiglie di birra, bottiglie in plastica e numerose monetine."

 

A questo punto, e non senza difficoltà, le pattuglie riuscivano a districarsi tra la ressa di persone "e la precaria situazione di ordine e sicurezza pubblica venutasi a creare". Le Volanti dunque raggiungevano la vicina Piazza Grimana. Scendendo, gli agenti si accorgono che alle loro auto erano stati attaccati due adesivi "che riportavano sigle appartenenti all’area politica di sinistra, apposti sulle parti posteriori dei veicoli durante il transito in piazza danti, nel momento in cui erano stati accerchiati" (per questo sta indagando la Digos). E Granocchia sottolinea anche - stavolta con conforto - che alcuni cittadini, in piazza Grimana, si sono avvicinati agli agenti manifestando la loro solidarietà, "e per segnalare liti e danneggiamenti su autovetture che erano accaduti sempre nella stessa zona".

 

"E’ un film già troppe volte visto nel centro di Perugia - sbotta il segretario Ugl -: negli ultimi due anni è già la terza o quarta aggressione che personale delle Forze dell’Ordine riceve da parte di persone che solitamente stazionano sulle scale del Duomo di Perugia. Non ci si può avvicinare per controllarli, bisogna evitare ogni provocazione: ma ora siamo stati attaccati...".

 

E il sindacato protesta: "E’ da moltissimi mesi che questa organizzazione ha proposto alla questura di Perugia, già con il Questore Arturo De Felice, l’istituzione di almeno un distaccamento del Reparto Mobile in questa provincia". Parole della segreteria Ugl. Che insiste: "L’istituzione nel distaccamento del Reparto Mobile a Perugia (di circa trenta uomini) sarebbe un notevole contributo di uomini nella regione, infatti gli stessi potrebbero soddisfare le esigenze di ordine pubblico anche nella provincia di Terni, con notevole risparmio economico e di energie nell’impiego delle risorse umane da parte del Ministero, basti pensare che oggi ogni esigenza su Perugia interviene il Reparto Mobile di Firenze mentre su Terni il Reparto Mobile di Roma.

 

Dopo questo nuovo ‘attacco’ alle Forze dell’Ordine da parte di alcune persone ‘incivili’ che mettono a repentaglio ogni giorno la tranquillità anche del libero cittadino che ha il sacrosanto diritto di vivere serenamente nella sua città, ci aspettiamo — conclude l’Ugl — un energico e mirato intervento del sindaco e del Prefetto di Perugia".