{{IMG_SX}}Perugia, 1 aprile 2009 - E' stato notificato dalla Procura di Perugia l'avviso di conclusione indagini a quattro familiari di Raffaele Sollecito e a due giornalisti della tv Telenorba per l'inchiesta partita dalla trasmissione da parte dell'emittente di un filmato della polizia scientifica nel quale veniva mostrato il corpo di Meredith Kercher.

 

Nessun commento è stato rilasciato da parte dell'avvocato Luca Maori, uno dei legali della famiglia Sollecito.
Nell'avviso di conclusione indagini (che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio) vengono ipotizzati, a vario titolo, i reati di diffamazione, violazione della privacy, pubblicazione arbitraria di atti d'indagine e pubblicazione di atti raccapriccianti. Secondo la ricostruzione della procura di Perugia, infatti, il padre e la sorella di Raffaele, che avevano legittimamente la disponibilità del filmato del sopralluogo della polizia scientifica, lo avrebbero fornito a Telenorba.

 

Le immagini del cadavere nudo della Kercher, trasmesse il 31 marzo del 2008, hanno offeso pubblicamente la reputazione della giovane. L'avviso di conclusione indagini riguarda anche un giornalista e il direttore di Panorama per la pubblicazione di un articolo nel quale si riportava che nel sangue della Kercher i medici legali avevano rilevato una concentrazione alcolica superiore alla norma (e quindi sarebbe stata ubriaca quando venne uccisa). Circostanza poi smentita - secondo la procura di Perugia - dagli esami svolti per disposizione del gip.
L'inchiesta era stata avviata in seguito a una denuncia nei confronti di Telenorba e Panorama presentata dai legali della famiglia Kercher, gli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna.